Per ora

GDR

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    °o¤ø,Ely e Mery,ø¤o°
    Posts
    383,271
    Location
    Dalla vergine di ferro di Ayato...

    Status
    Offline
    Fandom: GDR
    Personaggi: Ilaria, Cerbero, Belial
    Genere: Triste, Introspettivo
    Rating: Verde

    Per ora



    La festa era sfarzosa, ma Ilaria riusciva a sentirsi a suo agio: Belzebù aveva limitato gli inviti, evitando di richiamare tutti i capi dei demoni terrestri, creando per la compagna un'atmosfera di serena tranquillità.
    La giovane regina, radiosa e bellissima nell'abito che Lilith le aveva confezionato, aveva ricevuto gli auguri di tutti e poi si era separata dal marito, lasciandolo con il fratello. Era tutto perfetto, a parte il fatto che il suo conte non le staccasse gli occhi di dosso neppure per un secondo.
    -Perché non togli la mano dalla spada e provi a goderti la festa?- lo riprese con dolcezza. -Persino Jaime è venuto senza armi.
    -Scommetto che sotto i vestiti ha un arsenale.
    -Bhe, potrei chiedergli di spogliarsi, ma non credo che Belzebù sarebbe d'accordo- rise lei, dandogli una leggera spinta. -Su, rilassati: non mi succederà niente.
    -Ila, lasciami fare il mio lavoro.
    -E il tuo lavoro è ubbidire, quindi ti ordino di andare da quella biondina là in fondo e di intrattenerti con lei. Ci sono anche gli altri a sorvegliare tutto, non ci sei solo tu.
    Cerbero dovette riconoscere che non c'erano pericoli evidenti: tutte le porte erano chiuse e sorvegliate dai conti, era presente il capo dei cacciatori e tutti gli invitati erano noti. Ma Ilaria non era solo la sua sovrana: era praticamente sua sorella, anche se non di sangue, e voleva proteggerla da chiunque si azzardava anche solo a pensare di farle del male.
    -Inoltre Belzebù non è lontano, mi può vedere perfettamente. Sono al sicuro.
    -D'accordo- cedette, sperando di non doversene pentire. -Mi allontano solo un attimo: il tempo di darle appuntamento e torno- disse, incamminandosi tra gli ospiti.
    Ilaria scosse la testa con un sorriso: Cerbero alle volte era più assillante del suo consorte. Non che le dispiacesse la sua premura, ma in quel caso esagerava: nessuno in quella stanza avrebbe tentato di ucciderla. Non che tutti la amassero, ovviamente: c'era chi non approvava le sue decisioni e chi non la riteneva adatta al ruolo di regina, ma non arrivavano certo a desiderare la sua morte.
    Però all'improvviso la sua serenità venne turbata da una strana sensazione; due mani uscirono dall'ombra alle sue spalle e si posarono con delicatezza sui suoi fianchi.
    -Non voltarti- sussurrò una voce, prima che la ragazza avesse il tempo di spaventarsi.
    -Belial... - mormorò soltanto, riconoscendolo.
    -Non sono tornato per restare, ma volevo farti i miei auguri più sinceri- continuò il demone, con tono calmo e dolce. -Avrai dei figli stupendi come te, con la tua stessa voglia di vivere e i tuoi modi gentili: tutti si innamoreranno di loro. Sii felice della vita che hai scelto, di tutte le gioie che ti porterà... E sono io a ringraziarti per avermi amato, per avermi concesso una parte del tuo cuore.
    Le lacrime le rigarono le guance nel sentirgli pronunciare quelle parole: sapeva quanto gli costassero, quanto dovesse essere infelice in quel momento. Eppure, ancora una volta, si era fatto forza e aveva preso parte ai festeggiamenti solo per lei, per poterla vedere.
    -Ilaria- la chiamò Cerbero, raggiungendola. Aveva notato qualcuno muoversi nell'ombra ed era corso da lei, ma non si aspettava di trovarla in lacrime. -Ila...
    -Lui... era qui... - singhiozzò.
    Al ragazzo non servirono altre spiegazioni e la strinse a sé, senza curarsi di chi li circondava: che andassero pure a far compagnia agli angeli in Paradiso quelli che pensavano male di loro due. Ilaria era l'unica donna, oltre a sua madre, a cui tenesse davvero e non l'avrebbe abbandonata per salvare entrambi da stupidi pettegolezzi: continuò ad abbracciarla, accarezzandole i capelli, anche quando si avvicinò loro Belzebù.
    -Ilaria, cosa c'è? Qualcuno ti ha forse offesa? Non ti senti bene?
    -Tranquillo, è tutto a posto- lo rassicurò il conte. -Queste donne in dolce attesa hanno sempre gli ormoni scombussolati: basta un niente e piangono come fontane. Su, Ila, asciuga quei lacrimoni o mi fai arrugginire l'armatura.
    Ilaria annuì, ringraziando Cerbero, in grado di salvare anche le situazioni più disperate e di tirarla fuori dai guai; si passò una mano sugli occhi, sorridendo al compagno.
    -È tutto così bello che mi sono commossa.
    -Piccola- replicò Belzebù, baciandola sulla testa. -Io volevo renderti felice.
    -Lo sono, amore mio. Lo sono moltissimo.
    Cerbero la lasciò al suo re, sospirando: quelli che non le volevano bene non capivano niente, non avevano idea di quanto avesse fatto per l'intero Inferno. Aveva messo la salvezza di tutti davanti alla propria felicità, spezzando il cuore all'uomo che forse amava di più di quello che aveva accanto.
    Allontanandosi dalla sala il giovane sperò che il destino fosse generoso con lei, che il tempo potesse curare il suo cuore diviso in due e regalarle un futuro sereno; perché l'alternativa era un incubo e non lo meritava.
    -Pensi di cavartela così? Vieni, riapri una ferita e la fai piangere- esclamò, rivolto a una figura che si stava avviando verso l'uscita. -Dovrei consegnarti a Belzebù e dirgli che stavi importunando la sua donna. E lo farei se non fossi tu, se fosse qualcun altro.
    -Non dovresti essere così magnanimo, Cerbero. Sei un conte, adesso.
    -E tu non dovresti essere così masochista, Belial.
    -Desiderare la felicità di chi si ama non è masochismo.
    -Lo è se quella persona ha deciso di stare con un altro.
    Belial sorrise: un sorriso amaro, rassegnato, pieno forse di rancore e rimpianti. C'erano troppi “se” nella sua vita e per lui quella semplice sillaba era il muro che lo separava dalla felicità.
    Se Belzebù non fosse stato re.
    Se entrambi non avessero amato Ilaria tanto disperatamente.
    Se lui non avesse provato ancora della lealtà verso il suo sovrano.
    E infine, come sempre, quel “se” più importante degli altri: se quel mattino, nello studio di William, non l'avesse baciata.
    Era incredibile come il ricordo di qualcosa che aveva avuto conseguenze devastanti, che lo aveva spinto in seguito a lasciare la propria casa e a rinunciare all'amore, fosse anche il ricordo più dolce e caro che possedesse. Gli scaldava il cuore ripensare a quell'istante in cui i suoi sentimenti erano esplosi, in cui aveva sentito l'improvvisa urgenza di catturare le sue labbra almeno una volta.
    -Forse- rispose infine. -Ma non mi è rimasto che questo: se lei è felice, allora sarà valsa la pena aver rinunciato ed essermi fatto da parte. Non so se puoi capirmi ma so che non ci sarà più nessun'altra nel mio cuore.
    -Certo che lo capisco. Lei è speciale: così semplice, gentile, delicata... in tutto ciò che fa non c'è mai un secondo fine, è spontanea. Credo sia impossibile non amarla- replicò l'altro, sincero. -Per questo ti lascio andare, Belial, ma ti consiglio anche di non tornare: se davvero vuoi la sua felicità, allora devi lasciarla stare. Ha bisogno di tempo e di calma per rimettere insieme il suo cuore.
    Cerbero lo sapeva bene, le era stato accanto durante quel periodo e conosceva la sua sofferenza meglio di chiunque altro: non voleva più vederla piangere e tormentarsi.
    -Non tornerò, ma tu prenditi cura di lei: ho visto quanto le sei affezionato.
    -Lo farò. Abbi cura anche di te.
    Il demone lo salutò con un cenno, incamminandosi, e in breve Cerbero non udì più i suoi passi, ma solo l'eco distante della festa. Non doveva affrettarsi a rientrare nella sala: la sua regina era con Belzebù e non correva rischi. Però...
    Però era meglio lasciarsi sommergere dai festeggiamenti piuttosto che restare lì da solo. Perché il silenzio lo spaventava, lo costringeva ad affrontare gli abissi della sua anima e a fare i conti con l'esistenza vuota che conduceva: non viveva, ma si limitava a sopravvivere.
    E l'unica cosa che lo teneva ancora a galla era Ilaria. Non poteva sprofondare finché lei aveva bisogno di lui, finché non fosse riuscito a ripagare il debito che sentiva di avere nei suoi confronti. In un luogo dove tutti lo evitavano e lo consideravano uno strano scherzo della natura, lei gli aveva teso una mano e gli aveva concesso tutta la sua fiducia; lo aveva nominato conte, malgrado in molti ambissero a quel titolo e lo aveva sempre guardato come un uomo. Come un amico.
    Come un fratello.
    Non lo voleva per lo svago di una notte, per un breve piacere fisico come tutte le altre donne che entravano nella sua stanza. Teneva a lui come persona, per questo avrebbe potuto tranquillamente girare nuda nella sua camera senza che Cerbero provasse alcun desiderio carnale: lui la rispettava troppo per guardarla con quel tipo di intenzioni. Tutto ciò che voleva era proteggerla, confortarla, consigliarla.
    Per ora questo era il suo solo scopo.
    Per ora, la dolcezza di una sorella era l'unica cosa di cui avesse bisogno per continuare ad andare avanti.
    Per ora non voleva altro che sopravvivere.

    FINE

    Edited by redeagle86 - 5/5/2014, 22:13
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    °o¤ø,Ely e Mery,ø¤o°
    Posts
    391,314

    Status
    Anonymous
    Ohh che bella. I pensieri di Cerbero sono dolcissimi e giusti
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    °o¤ø,Ely e Mery,ø¤o°
    Posts
    383,271
    Location
    Dalla vergine di ferro di Ayato...

    Status
    Offline
    Mi fa piacere essere riuscita a renderlo bene ^^
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    °o¤ø,Ely e Mery,ø¤o°
    Posts
    391,314

    Status
    Anonymous
    Si :) alla fine lui era solo.molto insicuro e tutti lo ldiavano
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    °o¤ø,Ely e Mery,ø¤o°
    Posts
    383,271
    Location
    Dalla vergine di ferro di Ayato...

    Status
    Offline
    Già, è come pensavo...
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    °o¤ø,Ely e Mery,ø¤o°
    Posts
    391,314

    Status
    Anonymous
    Sisi....lo hai reso bene. Poi ilaria e Belial....g.g
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    °o¤ø,Ely e Mery,ø¤o°
    Posts
    383,271
    Location
    Dalla vergine di ferro di Ayato...

    Status
    Offline
    Mi piaceva raccontare della festa organizzata da Belzebù per la gravidanza di Ilaria e ho pensato che sarebbe stato dolce se fosse intervenuto anche lui...
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    °o¤ø,Ely e Mery,ø¤o°
    Posts
    391,314

    Status
    Anonymous
    Moltissimo :) ma mi mancano g.g
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    °o¤ø,Ely e Mery,ø¤o°
    Posts
    383,271
    Location
    Dalla vergine di ferro di Ayato...

    Status
    Offline
    Anche a me ç__ç
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    °o¤ø,Ely e Mery,ø¤o°
    Posts
    391,314

    Status
    Anonymous
    Belial la ama ancora e viceversa...
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    °o¤ø,Ely e Mery,ø¤o°
    Posts
    383,271
    Location
    Dalla vergine di ferro di Ayato...

    Status
    Offline
    Sì...
     
    Top
    .
10 replies since 4/5/2014, 21:24   49 views
  Share  
.